EDWARD IN MIDNIGHTSUN .....e se fosse stata Bella a immaginarmi con le braccia strette attorno al suo fragile corpo? A sentirmi mentre l'attiravo saldamente al mio petto e poi con la mano le sollevavo il mento? Togliendole con delicatezza la folta colte di capelli dal viso arrossato? Tracciando il contorno delle sue labbra piene con la punta delle dita? Inclinando il mio viso più vicino al suo, dove potevo sentire il calore del suo respiro sulla mia bocca? Avvicinandomi di più, ancora… Ma poi indietreggiai di colpo da quel sogno ad occhi aperti, sapendo, cosa sarebbe successo se le fossi andato tanto vicino. L’attrazione era un rompicapo irrisolvibile, perché ero già troppo attratto da Bella nella maniera peggiore. Volevo che Bella fosse attratta da me, come una donna da un uomo? Quella era la domanda sbagliata. La domanda giusta era “Dovrei volere che Bella fosse attratta da me in quel modo?”. E la risposta era no. Perché io non ero un maschio umano, e quello non era giusto per lei. Con ogni fibra del mio corpo io desideravo ardentemente essere un uomo normale, cosicché avrei potuto tenerla tra le mie braccia senza rischiarne la vita. Cosicché avrei potuto essere libero di prolungare le mie stesse fantasie, fantasie che non si sarebbero concluse con il suo sangue sulle mie mani, il suo sangue incandescente nei miei occhi. Il mio non darle tregua era imperdonabile. Che tipo di relazione avrei potuto offrirle, quando non potevo rischiare di toccarla? Mi presi la testa tra le mani. Tutto era ancora più spiazzante perché non mi ero mai sentito così umano in tutta la mia vita – nemmeno quando ero umano, per quanto riuscissi a ricordare. Tutto questo era completamente nuovo per me. Non avevo paralleli da tracciare, né paragoni da fare. L’amore che sentivo per Bella era nato incontaminato, ma adesso le acque erano torbide. Volevo davvero essere in grado di poterla toccare. Lei provava la stessa cosa?..... |
`ღ~°•´¨`ღ...VAMPIRI.•°* *°•.AMORE...`ღ~°•´¨`ღ
sabato 18 dicembre 2010
PENSIERO di EDWARD in MIDNIGHTSUN
mercoledì 8 dicembre 2010
R a b i n d r a n a t h T a g o r e
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martedì 7 dicembre 2010
Reassunto Twilight


-~°•´¨`ღ♥✿▼ Twilight ▼✿♥ღ´¨`•°~

NIENTE SARA' PIU' COME PRIMA...

Bella Swan é una timida adolescente di Phoenix. Quando si è trasferita a Forks,la cittadina più piovosa d'America,non immaginava che da quel momento la sua vita sarebbe cambiata...Per Sempre...
Ma poi incontra lui...Edward Cullen...Con la pelle diafana,i capelli di bronzo,i denti luccicanti,gli occhi dorati,così inpenetrabile e bello da sembrare irreale......Così come i suoi "fratelli"Jasper ed Alice,Emmett e Rosalie..."Non si somigliavano affatto...Eppure c'era qualcosa che li rendeva tutti somiglianti.Ogn'uno di loro era pallido come il gesso.Tutti avevano occhi molto scuri e cerchiati da ombre violacee.Eppure il resto dei loro lineamenti era dritto,perfetto,spigoloso...""Vivono tutti assieme al dottor Carlisle Cullen e a sua moglie Esme.Sono tutti figli adottivi..."
Tra Edward e Bella nasce un'amicizia dapprima sospettosa,poi più intima,che presto si trasforma in una passione travolgente...Così Bella riesce a scoprire il segreto che Edward e la sua famiglia nascondono da secoli...
Sono Vampiri...ma "vegetariani"...
E nonostante qualche difficoltà tra i due ragazzi nasce una tenera storia d'amore...
"Bhè, ho pensato che se proprio devo andare all'Inferno...tanto vale andarci in grande stile...Rinuncio a sforzarmi di fare il bravo.D'ora in poi farò solo ciò ke mi va e prenderò quel che mi viene"
"E se non fossi il supereroe?Se fossi il cattivo?"
"No...non posso credere che tu sia cattivo..."
Bella ha anche un altro amico,Jacob Black,che fa parte dei Quieleute.E' Jacob che racconta alcune leggende a Bella e la aiuta a comprendere il mistero dei Cullen...
Bella pensa di aver trovato finalmente la felicità...E pian piano stà imparando a conoscere le "particolarità" della sua nuova famiglia...
Edward riesce a leggere nel pensiero di chi lo circonda... tranne di Bella.Emmett è il più forzuto della famiglia...Alice riesce a visualizzare eventi futuri...E il suo Jasper riesce a condizionare gli stati d'animo di chi gli sta intorno...Mentre alla splendida Rosalie la povera Bella non va proprio giù...
Nonostante ciò,tutto sembra andare per il meglio...Ma il pericolo è in aggauto...può arrivare da un momento all'altro...Anche durante una partita di baseball...Proprio in quel momento infatti arriva una banda di vampiri "diversi" dai Cullen...sono James,Laurent e Victoria...e sentono odore di umana...inizia la fuga...Bella è in pericolo...
James riesce a tendere una trappola a Bella...Ha Sete...E riesce a dissetarsi...Per fortuna sopraggiunge Edward...James viene distrutto e Edward riesce a togliere il veleno dal corpo di Bella...Bella passerà qualche settimana in convalescenza... ...E quando si riprenderà sarà ancora più innamorata del suo vampiro.E insieme andranno al ballo della scuola...
«Ecco, speravo che avessi cambiato idea... e che ti fossi deciso a cambiare me, dopotutto».
Sul suo viso apparve un arcobaleno di emozioni. Alcune erano riconoscibili: rabbia... tormento... ma alla fine si ricompose e la sua espressione si fece allegra, divertita.
«No, hai ragione, certo che no», e il suo sorriso spari. «Però preferisco prenderla a ridere, piuttosto che credere che tu possa dire sul serio».
«Ma io dico sul serio». Fece un sospiro profondo.
«Lo so. E ci terresti davvero?».
Nei suoi occhi si riaffacciò il tormento. Annuii, mordendomi un labbro.
«E allora preparati alla fine», mormorò, quasi tra sé. «Preparati al crepu-scolo della tua vita appena iniziata. Preparati a rinunciare a tutto».
«Non è la fine, è l'inizio. È la luce dell'alba», lo corressi, sottovoce.
«Non ne sono degno», rispose lui, triste.
«Ricordi quando mi hai detto che non avevo una percezione chiara di me stessa?», chiesi, alzando le sopracciglia. «Evidentemente tu sei cieco allo stesso modo».
«Io so ciò che sono».
Sospirai.
Ma nel suo umore volubile, si concentrò su di me. Strinse le labbra e iniziò a scrutarmi da vicino. Per qualche lunghissimo istante esaminò il mio viso.
«Perciò, ti senti pronta?».
«Ehm», deglutii. «Sì».
Sorrise e inclinò la testa fino a sfiorarmi con le labbra fredde l'incavo sotto il mento.
«Adesso?», disse in un soffio e mi fece sentire il fiato fresco sul collo. Involontariamente, rabbrividii.
«Sì», sussurrai, per nascondere che la voce mi tremava. Se pensava che stessi bluffando, si sbagliava di grosso. Avevo già deciso, ero sicura. Non importava che in quel momento fossi rigida come una tavola di legno, stringessi i pugni e respirassi a malapena...
Rise cupo e si allontanò. Sembrava deluso.
«Secondo te cederei così facilmente?», chiese sarcastico, ma con un filo di amarezza.
«Sognare non costa niente».
Sgranò gli occhi. «Questo sarebbe il tuo sogno? Diventare un mostro?».
«Non proprio», risposi, rabbuiandomi alla parola che aveva scelto. Mo-stro, figuriamoci. «Più che altro, sogno di restare con te per sempre».
«Bella». «Starò sempre con te. Non ti basta?».
«Mi basta, per ora».
La mia tenacia lo fece spazientire. Nessuno dei due si sarebbe arreso, quella sera. Dalla sua bocca uscì uno sbuffo che somigliava più a un ruggito.
Gli sfiorai il viso. «Stammi a sentire. Ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, senza eccezioni. Non ti basta?».
«Sì, mi basta», rispose, sorridendo. «Mi basta, per sempre».
E mi sfiorò di nuovo il collo con le labbra fredde.




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